Gli atleti hanno microbi intestinali peculiari, ma non è chiaro se questo sia solo una conseguenza del loro stile di vita oppure ne favorisca le prestazioni.
Aleksandar Kostic, del Joslin Diabetes Center di Boston, e colleghi mostrano su «Nature Medicine» che almeno un batterio tipico degli sportivi potrebbe accrescerne la resistenza.
Maggiori informazioniIl metabolismo ha un limite anche per sforzi prolungati. Per sforzi di poche ore, una persona può usare 5 volte più energia di quella che consuma a riposo (il tasso metabolico basale), e certi atleti arrivano a 15 volte di più. Ma se lo sforzo si prolunga, l’intensità massima di energia che il corpo umano riesce a sfruttare via via diminuisce. Fino a un tetto invalicabile: anche l’atleta più allenato – che corra o pedali o scali le montagne, con il caldo o nel gelo – riesce a sostenere per un tempo indefinito un consumo energetico non superiore a 2,5 volte il proprio tasso metabolico basale. Lo mostra su Science Advances Herman Pontzer, della Duke University di Durham in North Carolina.
Maggiori informazioniSolo con l’aumento progressivo della velocità, la concentrazione e l’attenzione degli atleti è totalmente rivolta sulla meccanica della corsa e sullo sforzo prodotto.
Correre con le cuffiette, ascoltando musica, è diventata nel corso degli ultimi anni una pratica sempre più diffusa. Al riguardo, le opinioni non sono tutte concordi: sia sui vantaggi e svantaggi che ne deriverebbero, sia sul loro utilizzo a livello regolamentare.
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